Alessandra Ballarini, Alessandra Guerrera e Connie Colavecchio sono la Dischi Durevoli Records. Hanno dedicato alla scena underground idee e energie collaborando negli anni a diversi progetti e ad organizzazione di live innovativi sempre militanti rispetto al senso dell’arte.
Vogliamo pubblicare i lavori di artisti/e a loro modo vicinə al nostro modo di vedere il mondo. Pubblicare lavori di questə musicistə è quindi una naturale evoluzione di un pensiero presente da tempo in noi tre.
Ci occupiamo anche di tutti gli aspetti legati all’etichetta che riguardano la produzione di vinili, cassette e supporti digitali, la distribuzione (partnership con Goodfellas®), l’ufficio stampa (partnership con PEYOTE Press) e l’organizzazione di concerti per la promozione dei dischi.
DISCHI DUREVOLI: perché questo nome?
Semplice. Il più delle volte la musica e le cose in questo periodo storico post-moderno passano di fretta, senza lasciare granché. Forse è un’utopia ma nel nostro caso è intenzionale l’uso dell’aggettivo durevole per rendere sostanziosa la proposta musicale che proviene da scelte mirate.
Scelte mirate da cosa?
Dalla territorialità. Siamo collocat* a Roma Est, una zona metropolitana ricca di persone che hanno molte relazioni libere dalle logiche performative e capitalistiche di mercato. Insomma non si vive di solo pane (e quello ci manca a volte…) e tanti stimoli si materializzano in progetti culturali, artistici, politici. Sì perchè la politica sta dentro le cose che si esprimono e in questo quadrante non manca l’humus per generare musica, letteratura e opere d’arte.
Dal modo di fare musica. Qual è l’arte musicale che andiamo cercando? Sicuramente non il mainstream, non la banalità del fast-food, non l’accomodante X-Factor ma l’esercizio del dubbio, dello stupore e anche dell’insolito. Forse non a tutti, anzi sicuramente, piaceranno le nostre scelte ma non è necessario piacere a tutti per essere felici.
Dalle persone che fanno musica. Le persone fanno la differenza per noi. Se sei anomal*, stran*, leggermente disadattat* ma soddisfatt* di come sei, sicuramente fai parte di una minoranza e quindi hai cose da dire in musica. Siamo inclusiv* soprattutto quando si parla di stranezza in musica.